ABOUT ME
Il
mio
incontro
con
l’
Analisi
Transazionale
risale
a
molti
anni
fa
quando,
neolaureata
in
Pedagogia,
mi
iscrissi
alla
facoltà
di
Psicologia
per
assecondare
una
antica
passione.
Iniziai
contemporaneamente
il
mio
primo
percorso
terapeutico
personale
di
gruppo
e
una
Scuola
di
Specializzazione
in
Analisi
Transazionale
(AT):
la
scelta
fu
casuale,
dettata
dalla
fortuita
partecipazione
ad
una
maratona
di
psicoterapia
durante
la
quale
scoprii
Berne
,
le
sue
idee,
il
suo
approccio
al
disagio
psicologico.
Negli
anni
di
formazione
ho
svolto
attività
di
tirocinio
nella
Comunità
di
Capodarco.
Il
clima
era
allegro
e
collaborativo
e
mi
colpiva
il
grande
rispetto
che
ognuno
mostrava
nei
confronti
dei
tempi
dell’altro
.
«Dovrai
soltanto
stare
con
i
ragazzi...»,
mi
dissero,
situazione
che
costituiva
per
me
una
fonte
di
ansia.
Ma
la
dimensione
dello
“
stare
con
”
si
è
rivelata
invece
un’esperienza
fondamentale:
mi
ha
permesso
di
capire
infatti
che
l’utente
è
una
“persona”
che
non
deve
essere
costretta
a
fare
qualcosa
ma
ha
diritto
anche
a
momenti
di
pausa,
di
riposo,
nei
quali
possa
fare
solo
quello
che
vuole
fare:
«Un
po’
di
musica?»,
«Mi
piace
stare
qui
fuori,
si
sta
bene».
Durante
quel
periodo
ho
continuato
il
mio
lavoro
di
insegnante
in
una
scuola
elementare
nella
quale,
per
40
anni,
ogni
settimana
ho
condotto
con
i
miei
alunni
un’attività
di
circle-time
secondo
le
modalità
di
gruppo
dell’AT.
Questa
attività,
volta
a
promuovere
nella
classe
un
clima
favorevole
alla
crescita
personale
di
ogni
alunno
e
all’instaurarsi
di
relazioni
interpersonali,
permette
di
raggiungere
un
livello
di
autonomia,
adeguato
all’età,
attraverso
l’acquisizione
e
il
consolidamento
di
alcune
capacità:
comunicare
in
modo
diretto,
ricevere
dai
compagni
un
feed-back
sul
proprio
comportamento,
riuscire
ad
esprimere
i
propri
sentimenti,
sperimentare
nuovi
modi
di
agire
e
di
pensare,
essere
consapevoli
del
proprio
corpo,
dei
propri
vissuti,
del
“
qui
ed
ora
”.
È
sempre
stato
per
me
entusiasmante
condurre
il
gruppo
ed
ho
verificato
ogni
volta
come
sia
vero
quello
che
Berne
sosteneva,
quanto
sia
facile
cioè
l’accesso
ai
concetti
basilari
dell’AT
e
il
fatto
che
anche
un
bambino,
a
partire
dalla
prima
classe,
possa
riflettere
sul
proprio
comportamento
e
assumerne la responsabilità.
Condivido
pienamente
i
principi
fondamentali
dell’AT:
l’idea
che
ogni
persona
sia
capace
di
risolvere
i
propri
problemi
e
di
autodeterminarsi
;
la
responsabilità
di
ogni
individuo
rispetto
al
proprio
comportamento;
la
relazione
di
fiducia
e
di
rispetto
che
si
instaura
tra
paziente
e
terapeuta
e
che
costituisce
il
fondamento
dell’alleanza
terapeutica;
l’accettazione
di
sé
e
dell’altro
che
si
identifica
nel
doppio
OK+
e
si
concretizza
nel
contratto,
impegno
mediante
il
quale
paziente
e
terapeuta
condividono
alla
pari
la
responsabilità
del
cambiamento.
Condivido
infine
l’obiettivo
del
processo
psicoterapeutico
che
Berne
identificava
con
la
conquista
dell’autonomia
intesa
come
capacità
di
essere
consapevoli
dei
propri
bisogni,
pensieri,
comportamenti
e
di
esprimere
spontaneamente i propri sentimenti nel “qui ed ora”.
La
prestazione
offerta
è
una
psicoterapia
ad
indirizzo
Analitico
Transazionale
diretta
al
conseguimento
degli
obiettivi,
prefissati
dal
cliente
in
accordo
con
lo
psicoterapeuta,
per
una
migliore qualità di vita
.
Il
trattamento
sarà
finalizzato,
attraverso
l’
alleanza
terapeutica
e
la
collaborazione
da
parte
del
cliente,
al
conseguimento
della
migliore
realizzazione
di
se
stessi
e
delle
proprie
potenzialità;
all’aumento
della
conoscenza
di
sé;
all'accettazione
dei
propri
limiti;
alla
riduzione
della
sofferenza
psichico-emotiva;
al
miglioramento
della
gestione
dei
propri
stati emotivi e dei propri impulsi.
L’Analisi
Transazionale
è
una
teoria
della
personalità
elaborata
dallo
psichiatra
Eric
Berne
(1910
-
1970);
è
un
modo
per
analizzare
i
rapporti
sociali;
è
un
approccio
terapeutico
alla
maggior
parte
dei
problemi
psicologici
volto
al
raggiungimento
di
una
sempre
maggiore
autonomia
intesa
come recupero di tre capacità:
•
la
consapevolezza
di
sé,
del
proprio
corpo,
del
proprio
modo
di
interagire,
dei
propri
bisogni
e
potenzialità,
delle
proprie
emozioni
e
di
vivere
nel
qui
ed
ora
«e
non
altrove,
nel passato o nel futuro» (Berne,1964);
•
la
spontaneità
di
scegliere
ed
esprimere
un
sentimento
e
un
comportamento
adeguati
alla
situazione
esplorando
nuovi
modi
di
agire,
di
pensare,
di
sentire
e
assumendo
la
responsabilità di comportamenti, pensieri e sentimenti;
•
l’
intimità
ossia
l’espressione
più
genuina
e
immediata
di
sé.
PSICOTERAPIA
Percorso (individuale, di coppia, di
gruppo) di indirizzo Analitico
Transazionale volto al conseguimento di
obiettivi, prefissati dal cliente in accordo
con lo psicoterapeuta, con lo scopo di
promuovere un radicale cambiamento
per una migliore qualità di vita.
INDUZIONE IPNOTICA
Tecnica, sperimentata e utilizzata
clinicamente, che permette di
apprendere un metodo per migliorare
notevolmente l'autocontrollo delle
risorse fisiche e mentali attraverso la
respirazione, la concentrazione, il
rilassamento.
CONSULENZA PSICOLOGICA
Consulto durante il quale vengono
esaminati e discussi alcuni aspetti della
situazione problematica: l’origine e la sua
evoluzione, la presumibile diagnosi, le
risorse da attivare e le strade percorribili
per alleviare il disagio, l’eventuale necessità
di coinvolgere altri specialisti, etc…
SOSTEGNO PSICOLOGICO
Percorso rivolto a chi vive un momento di
disagio o crisi personale a seguito di una
situazione particolare o di un determinato
momento di vita (dietoterapia, gravidanza,
lutto, esami, decisioni importanti, et similia)
le prime esperienze di vita vengono
interpretate dal neonato
che riporta globalmente una sensazione
positiva ( ok ) o negativa di sé ( non ok )
questa sensazione, confermata da
successive esperienze, lo porterà ad
assumere una posizione esistenziale e
a prendere decisioni di copione
che sarà quello di un vincente, il
principe, o di un perdente, il ranocchio.
« ciascun essere umano
nasce principe o principessa »
- Eric Berne, 1966 -